Parrocchia

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I Luoghi di incontro

Casa san Giuseppe

Accanto alla chiesa parrocchiale, sul lato destro, l'entrata è dalla piazzetta della Casa Parrocchiale.

Oratorio San Luigi

In via Santo Stefano n° 4/6, è dotato di tre ingressi: un cancello sulla sinistra della facciata, normalmente usato negli orari di apertura; un'entrata con porta a vetri al centro, per accedere all'Auditorium o alla Cappella; un cancello sul lato destro utilizzato solo in particolari occasioni.

Auditorium

Entrando dalla porta a vetri dell'oratorio subito a destra.

Cappella dell'oratorio

Entrando dalla porta a vetri dell'oratorio, a sinistra nell'atrio.

Villa Zendali

Sita nel cortile dell'oratorio.


Dai nostri sacerdoti

Marzo 2024

Resurrezione (Piero della Francesca)

AMAMI TU SIGNORE,
E SARÀ PASQUA!
E ALLORA CORRERÒ PER AMARE,
E SARÀ PASQUA!


Lo abbiamo lasciato solo, siamo fuggiti, ci siamo scoperti fragili, senza Gesù.
Alla gola un nodo, perché smarriti, inadatti, chiusi in noi, senza ideali e senza futuro.
La tomba vuota ci ha lasciati frastornati. Poi sei venuto tu, Gesù, vivo, gioioso, luminoso, fiducioso in noi e nella bellezza del vangelo.
Non del tutto convinti, siamo tornati a pescare.
Ma ora che occhi e mani hanno visto e toccato, ora che nei cuori si è riversata consolazione, ora che ci ha invasi la gioia, scacciando tristezze, porteremo vita a chi attende la gioia della Vita!
Tu corri verso la mia Vita, Noi corriamo nella nostra Vita, lasciandoci amare da Te, per imparare ad amare!

Buona Pasqua a te ai tuoi affetti! Don Giuliano


Leggi i mesi precedenti

  • Febbraio 2024 - Quaresima

    QUARESIMA

    Cercate e rischiate, cercate e rischiate!

    Papa Francesco ricorda che la Quaresima “è tempo di conversione, tempo di libertà”, è tempo di agire e anche di fermarsi.
    Fermarsi in preghiera, per accogliere la Parola di Dio, e fermarsi come il Samaritano, in presenza del fratello ferito”, perché “l’amore di Dio e del prossimo è un unico amore”.
    Per questo preghiera, elemosina e digiuno non sono tre esercizi indipendenti, ma un unico movimento”, e aggiunge che, nella misura in cui questa Quaresima sarà di conversione, allora, l’umanità smarrita avvertirà un sussulto di creatività: il balenare di una nuova speranza”
    Infine, il Santo Padre lancia un invito a vivere il "coraggio della conversione", con un appello già rivolto ai giovani durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona:
    «Cercate e rischiate, cercate e rischiate. In questo frangente storico le sfide sono enormi, gemiti dolorosi.
    Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi.
    Ma abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo.
    Ci vuole coraggio per pensare questo».

    Buona quaresima! Don Giuliano


  • Gennaio 2024 - Bere un sorso di felicità

    “Bere un sorso di felicità”

    Questo inizio di anno è caratterizzato da tre momenti celebrativi e da tre momenti di festa
    Celebreremo
    la Festa della famiglia con gli anniversari di matrimonio (27-28 gennaio),
    la Giornata mondiale della Vita (3 - 4 febbraio),
    la Giornata mondiale del malato (11 febbraio).
    Faremo festa
    Falò di sant’Antonio (17 gennaio),
    Apericena di sant’Agata (3 febbraio),
    Carnevale (17 febbraio)
    Per i più piccoli …
    Presentazione nuovi chierichetti (21 gennaio),
    Prime confessioni (11 febbraio)
    Celebrare, festeggiare, pensare ai piccoli
    è “bere un sorso di felicità”

    Essere felici è trovare forza nel perdono, speranza nelle battaglie, sicurezza sul palcoscenico della paura, amore nei disaccordi.
    Essere felici non è solo apprezzare il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza.
    Non è solo celebrare i successi, ma apprendere lezioni dai fallimenti.
    Essere felici è riconoscere che vale la pena vivere la vita, nonostante tutte le sfide, incomprensioni e periodi di crisi.
    Essere felici non è una fatalità del destino, ma una conquista per coloro che sono in grado di viaggiare dentro il proprio essere.
    Essere felici è smettere di sentirsi vittima dei problemi e diventare attore della propria storia.
    È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita.
    Essere felici non è avere paura dei propri sentimenti.
    È saper parlare di sé.
    È aver coraggio per ascoltare un "No".
    È sentirsi sicuri nel ricevere una critica, anche se ingiusta.
    È baciare i figli, coccolare i genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche se ci feriscono.
    È aver la maturità per poter dire: "Mi sono sbagliato".
    È avere il coraggio di dire: "Perdonami".
    È avere la sensibilità per esprimere: "Ho bisogno di te".
    È avere la capacità di dire: "Ti amo".
    Che la tua vita diventi un giardino di opportunità per essere felice...
    Che nelle tue primavere sii amante della gioia.
    Che nei tuoi inverni sii amico della saggezza.
    E che quando sbagli strada, inizi tutto daccapo. Poiché così sarai più appassionato per la vita. E scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta.
    Ma usare le lacrime per irrigare il dialogo, usare il sorriso per offrire ”un sorso di felicità”.
    Non rinunciare mai alla felicità, poiché la vita è uno spettacolo incredibile!

    Ciao, don Giuliano


  • Dicembre 2023 - Di fronte al Natale 2023

    I pastori,
    Maria di Nazareth …
    e Tu!


    L’evangelista Luca nel suo vangelo elenca con cura gli atteggiamenti che l’Uomo può assumere di fronte al Natale.
    Parla dei pastori del “presepe”.
    In loro vi è una ricerca pronta e “senza indugio”, poi lo stupore, la lode e il ringraziamento e infine il raccontare agli altri della meraviglia dell’incontro col Bambino.
    Ma Luca è attento a distinguere la reazione di Maria di Nazareth.
    “Maria custodiva tutte queste parole meditandole nel suo cuore”. Il suo stupore si esprime nel silenzio e nell’ascolto.
    Ma il participio “meditandole” dice che non è un conservare passivo, da museo, ma è un custodire attivo, proiettato sulla Vita e sulle relazioni umane.

    Ti auguro per il Natale di Gesù il desiderio di vivere gli atteggiamenti dei pastori e di Maria di fronte al presepe, la capacità, con cuore e intelligenza, di inventare gesti nuovi di umanità riconciliata, la bellezza del gustare il raggio di luce che illumina la notte dell’umanità e che indica un sentiero possibile per vivere la felicità!

    Buon Natale

    A te e ai tuoi affetti!

    don Giuliano
    don Renato
    le Suore


  • Gennaio 2024 - Avvento e Natale

    Per favore, dimmi come è fatto Dio

    "Poco dopo la nascita di suo fratello, la piccola Sofia chiese ai genitori di lasciarla sola con il neonato.
    Essi si preoccuparono che come quasi tutti i bambini sui quattro anni, potesse essere gelosa e volesse scuoterlo, per cui dissero di no.
    Ma Sofia non mostrava segni di gelosia.
    Trattava il bambino con gentilezza e continuò a chiedere di essere lasciata sola con lui.
    I genitori decisero di consentirglielo.
    Esultante, Sofia andò nella camera del bambino e accostò la porta, ma rimase una fessura aperta, abbastanza da consen-tire ai curiosi genitori di vedere e ascoltare.
    Videro la piccola Sofia andare tranquillamente dal fratellino, mettere il viso accanto al suo e dire con tenerezza: “Per favore dimmi come è fatto Dio.
    Perché io comincio a dimenticarmelo”.

    Bellissimo. Bellissimo il sentimento tenero di questa bambina. Ma bellissimo il suo messaggio a noi adulti! Forse è ciò di cui abbiamo bisogno noi adulti oggi!
    Un Dio dimenticato, forse incompreso… sembra questo l’orizzonte dei nostri giorni.

    Per questo Vi invito a riprendere il mano il Vangelo alla scoperta di Gesù di Nazareth, Lui che è il vero “Vangelo”, cioè la vera buona notizia per l’Uomo di sempre.
    Per questo Vi invito a preparare il presepe perché riprendendo la meraviglia del presepe possiamo, guardando il Bambino Gesù dire anche noi
    “per favore dimmi come è fatto Dio. Perché io comincio a dimenticarmelo.
    Per questo Vi invito a riscoprire il segreto del Natale di Gesù di Nazareth:
    “mettere il volto vicino al volto di Gesù per riconoscere la grazia di essere amati, perché l’amore si manifesta a noi e pone la sua dimora in mezzo a noi. Vi potrà capitare di sollevare il vostro volto perché la vostra vita riceverà in pienezza il suo senso, nel segreto del vostro cuore e della vostra libertà” (Jean Marie Lustiger)

    Passeremo nelle vostre case in questo mese, per ricordarVi di vivere il Natale come la bambina Sofia:
    “per favore dimmi come è fatto Dio. Perché io comincio a dimenticarmelo.”
    Passeremo per le vostre case e celebreremo il Natale di Gesù per ricordarci che è Lui il vero festeggiato a Natale.
    È Lui il vero regalo di Natale. Questo è l’incanto della fede: noi siamo nel cuore di Dio.

    Contemplate la tenerezza di Dio, di un Dio che si è fatto bambino per amore.
    Custodite la tenerezza di Dio, a lungo nel vostro cuore e nella vostra vita!
    Vivete la tenerezza di Dio, per la vostra felicità!
    Regalate la tenerezza di Dio, per la felicità di ogni uomo e donna!

    Buon Natale a tutti e a ciascuno!

    Ciao, don Giuliano


  • Novembre-Dicembre 2023 - Avvento e Natale

    Per favore, dimmi come è fatto Dio

    "Poco dopo la nascita di suo fratello, la piccola Sofia chiese ai genitori di lasciarla sola con il neonato.
    Essi si preoccuparono che come quasi tutti i bambini sui quattro anni, potesse essere gelosa e volesse scuoterlo, per cui dissero di no.
    Ma Sofia non mostrava segni di gelosia.
    Trattava il bambino con gentilezza e continuò a chiedere di essere lasciata sola con lui.
    I genitori decisero di consentirglielo.
    Esultante, Sofia andò nella camera del bambino e accostò la porta, ma rimase una fessura aperta, abbastanza da consen-tire ai curiosi genitori di vedere e ascoltare.
    Videro la piccola Sofia andare tranquillamente dal fratellino, mettere il viso accanto al suo e dire con tenerezza: “Per favore dimmi come è fatto Dio.
    Perché io comincio a dimenticarmelo”.

    Bellissimo. Bellissimo il sentimento tenero di questa bambina. Ma bellissimo il suo messaggio a noi adulti! Forse è ciò di cui abbiamo bisogno noi adulti oggi!
    Un Dio dimenticato, forse incompreso… sembra questo l’orizzonte dei nostri giorni.

    Per questo Vi invito a riprendere il mano il Vangelo alla scoperta di Gesù di Nazareth, Lui che è il vero “Vangelo”, cioè la vera buona notizia per l’Uomo di sempre.
    Per questo Vi invito a preparare il presepe perché riprendendo la meraviglia del presepe possiamo, guardando il Bambino Gesù dire anche noi
    “per favore dimmi come è fatto Dio. Perché io comincio a dimenticarmelo.
    Per questo Vi invito a riscoprire il segreto del Natale di Gesù di Nazareth:
    “mettere il volto vicino al volto di Gesù per riconoscere la grazia di essere amati, perché l’amore si manifesta a noi e pone la sua dimora in mezzo a noi. Vi potrà capitare di sollevare il vostro volto perché la vostra vita riceverà in pienezza il suo senso, nel segreto del vostro cuore e della vostra libertà” (Jean Marie Lustiger)

    Passeremo nelle vostre case in questo mese, per ricordarVi di vivere il Natale come la bambina Sofia:
    “per favore dimmi come è fatto Dio. Perché io comincio a dimenticarmelo.”
    Passeremo per le vostre case e celebreremo il Natale di Gesù per ricordarci che è Lui il vero festeggiato a Natale.
    È Lui il vero regalo di Natale. Questo è l’incanto della fede: noi siamo nel cuore di Dio.

    Contemplate la tenerezza di Dio, di un Dio che si è fatto bambino per amore.
    Custodite la tenerezza di Dio, a lungo nel vostro cuore e nella vostra vita!
    Vivete la tenerezza di Dio, per la vostra felicità!
    Regalate la tenerezza di Dio, per la felicità di ogni uomo e donna!

    Buon Natale a tutti e a ciascuno!

    Ciao, don Giuliano


  • Novembre 2023 - Festività di tutti i santi e il ricordo dei defunti

    La Festività di tutti i santi e il ricordo dei defunti apre il mese di novembre.
    Oltre ad un “fiore” e ad un “lume” vivere la messa qualifica in modo squisitamente cristiano il ricordo dei defunti e dei santi. Il primo novembre oltre alle messe in chiesa con orario festivo c’è la possibilità di pregare al cimitero: celebreremo la messa alle 11 davanti alla cappella del cimitero.

    Il 5 novembre è la Giornata diocesana Caritas: il titolo scelto per questo anno pastorale è “Stupiti dall’umanità di Gesù”- La comune responsabilità per l’umano. “L’umanesimo cristiano è amico del bene, di tutto il bene, del bene di tutti e con l’amore fraterno, con uno stile rispettoso e attento alle persone, con intelligenza e laboriosità sa costruire un modo di vivere che è desiderabile, una città dove è desiderabile abitare (Arcivescovo Mario). Durante le messe faremo una raccolta straordinaria per le necessità della Caritas parrocchiale.

    Concluderemo l’anno liturgico con le Giornate Eucaristiche, da venerdì 3 a domenica 5 novembre.

    Staremo davanti all’Eucarestia con questa preghiera:

    “Donaci occhi per vedere
    le necessità e le sofferenze dei fratelli;
    infondi in noi la luce della tua parola
    per confortare gli affaticati e gli oppressi:
    fa’ che ci impegniamo lealmente
    al servizio dei poveri e dei sofferenti.
    La tua Chiesa sia testimonianza viva
    di verità e di libertà, di giustizia e di pace,
    perché tutti gli uomini si aprano
    alla speranza di un mondo nuovo”


    È una preghiera bellissima che quando la recito nella Messa a nome Vostro, mi mette i brividi. È una richiesta forte, che, se esaudita, potrebbe cambiare il volto delle nostre città, il volto delle nostre comunità cristiane, il volto dei nostri rapporti di amicizia e di buon vicinato.



    Buon cammino a tutti!

    Ciao, don Giuliano


  •    Ottobre - Festa patronale

    Abbiamo celebrato la nostra festa patronale e ora il mese di ottobre prosegue con l’inizio dei cammini di catechesi dei ragazzi dell’Iniziazione cri- stiana con la celebrazione della Cresima che sarà celebrata da Mons. Silvano Provasi.
    La formazione dei più piccoli dice l’attenzione della comunità verso una fase di crescita che ha bisogno di attenzione, ma una particolare cura necessita anche la formazione degli adulti. È sempre più bello vivere in questo periodo della storia, ma sempre più complicato e necessita “un di più” di coscienza e responsabilità. Tante domande, tanti interrogativi, tanti “non capisco”, … Abbiamo chiesto ad un docente di teologia morale di aiutarci a porre le questioni in modo coscienzioso, per poter camminare per trovare risposte. Le serate, di lunedì ad ottobre, si incentreranno su inizio vita, identità sessuale e fine vita. Vi aspetto!

    Proporremo anche dei mini concerti il sabato pomeriggio (dalle 17.15 alle 17.45) prima della Messa delle 18 per riconquistare la meraviglia della musica e del canto.
    Nella seconda parte del mese di ottobre Vi ricordo la giornata missionaria mondiale. Il tema prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus, nel Vangelo di Luca (cfr 24,13-35): «Cuori ardenti, piedi in cammi- no». Quei due discepoli erano confusi e delusi, ma l’incontro con Cristo nella Parola e nel Pane spezzato accese in loro l’entusiasmo per rimettersi in cammino verso Gerusalemme e annunciare che il Signore era veramente risorto. Nel racconto evangelico, cogliamo la trasformazione dei discepoli da alcune immagini suggestive: cuori ardenti per le Scritture spiegate da Gesù, occhi aperti nel riconoscerlo e, come culmine, piedi in cammino. Meditando su questi tre aspetti, che delineano l’itinerario dei discepoli missionari, si può rinnovare il nostro impegno per l’evangelizzazione nel mondo odierno.



    Buon cammino a tutti!

    don Giuliano


  •    Settembre - I venti del perdono!

    “Racconta una storia di due amici che camminavano nel deserto. In qualche momento del viaggio cominciarono a discutere, ed un amico diede uno schiaffo all'altro. Questi, addolorato, ma senza dire nulla, scrisse nella sabbia:
    Il mio migliore amico oggi mi ha dato uno schiaffo.
    Continuarono a camminare, finché trovarono un'oasi, dove decisero di fare un bagno. L'amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare, ma il suo amico lo salvò.

    Dopo che quest’ultimo si riprese, scrisse su una pietra:
    Il mio migliore amico oggi mi ha salvato la vita.
    L'amico che aveva dato lo schiaffo e aveva salvato il suo migliore amico domandò: «Quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia, e adesso lo fai in una pietra. Perché?». L'altro amico rispose: «Quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo nella sabbia, dove i venti del perdono possono cancellarlo. Ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi, dobbiamo inciderlo nella pietra, dove nessun vento possa cancellarlo».

    La vita di amicizia, familiare, sociale ed ecclesiale è fatta di rapporti umani belli e a volte complicati, ma è il sale che dà sapore alla vita. Vedendo e ascoltando i media rimaniamo perplessi da tutta questa violenza!

    A noi è chiesto di non essere cristiani cittadini ingenui, ma di favorire i “venti del perdono”.
    Settembre, mese del “ricominciare” è esercizio di ascolto dei “venti del perdono”!
    La festa di inizio dell’anno oratoriano e la festa patronale rendano alla nostra comunità la consapevolezza che stare insieme e credere nel Dio Crocefisso e Risorto, è fonte di gioia perché continuando a favorire i “venti del perdono”, quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi, dobbiamo inciderlo nella pietra, dove nessun vento possa cancellarlo.



    Buon settembre e buona festa patronale.

    don Giuliano


  • ESTATE

    Strade, angoli, piazze e quartieri... campagne, mari, monti o laghi…
    Sono tanti i luoghi in cui gli uomini e le donne vivono l’estate.
    Ma non esistono, Signore, samaritani che appaiono dal nulla.
    Non ci sono, Gesù, samaritani che arrivano da altri mondi.
    Esistiamo noi, con le nostre scelte, e ci sei tu con la tua audace proposta:

    «Vai e anche tu fai ciò che ho fatto io.
    Vai e tendi la mano a chi è povero.
    Vai e sorridi a chi è solo.
    Vai e apri il tuo cuore a chi è triste.
    Vai e abbraccia chi è caduto, vai e vivi ogni relazione con passione».


    Signore Gesù, rendi vera la nostra fede, insegna al nostro cuore ad amare veramente, aiuta le nostre gambe e le nostre mani ad andare verso gli altri, perché il mondo possa scoprire, e sentire il tuo amore, nel nostro credere, nel nostro andare, nel nostro riposare, nel nostro pregare, nel nostro offrire amicizia, e nel nostro offrire serenità.
    Signore Gesù, insegnaci in questa estate a vivere con verità, libertà e intensità ogni relazione umana!
    Grazie Signore!!!

    “Bisogna cercare senza stancarci.
    Bisogna camminare lungo le vie della vita con la tenerezza di un bambino e la forza di un gigante.
    Bisogna soffermarci ad ammirare il cielo della sera e ascoltare i sospiri del vento che passa leggero tra i rami dei pini.
    Bisogna cercare perché anche la voce del mare può avere un suono diverso per dire qualcosa.
    Bisogna cercare perché in ogni palpito lieve del mondo si può trovare l'infinito.”

    Buona estate!!!

    don Giuliano


  • Maggio Mese mariano per educarci a tessere legami di fraternità e progetti di pace!

    “Maria, vergine di Nazareth e crocevia di una moltitudine di volti.
    Tu sei la Madre dell'unico Signore che in te si è fatto carne per venire ad abitare in mezzo a noi.
    La Parola che in te ha seminato il Vangelo della nostra speranza educhi i nostri cuori a tessere legami di fraternità e progetti di pace.
    Tu, anello della generazione della catena umana, sei all'origine della storia della salvezza e nello svuotamento di ogni tuo progetto rendi possibile il riscatto dell'uomo.
    Tutta l'umanità, desiderio insaziato sulle strade del mondo, cammina verso di te casa dell'Umanità di Gesù.
    Noi oggi così ti preghiamo: aiutaci a riconoscere con trasparente sguardo dentro la storia anonima dei giorni che tutti siamo nati da uno stesso amore e tutti destinati ad una fraternità universale.
    Amen”

    Questa preghiera composta da Madre Elisabetta del Carmelo di Legnano, ci aiuta a vivere questo mese mariano secondo i desideri di Gesù.
    Con Madre Elisabetta vogliamo che il Vangelo della nostra speranza educhi i nostri cuori a tessere legami di fraternità e progetti di pace.
    Nei tre giorni che dedicheremo, in ogni settimana di maggio, alla preghiera mariana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì, ci sia questo nostro desiderio.
    Concluderemo domenica 28 e lunedì 29 con la Festa del Santuario della Misericordia.
    Buon mese mariano a tutti!

    don Giuliano


  • Pasqua 2023 - Germogli di risurrezione, germogli di un’altra umanità! Alleluia, Alleluia, Alleluia!

    Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: "Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?" Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura.
    (Mc 16,1-5)

    Le donne del Vangelo, il mattino di Pasqua non l’hanno trovato il Crocifisso.

    La grande pietra era rotolata via e hanno sentito l’annuncio:
    «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui».

    (Mc 16,6)

    E allora tutto è cambiato.
    Una primavera d’Amore che dalla Croce,
    passando dalla Risurrezione arriva a ciascuno di noi, se lo vogliamo.
    Ed è primavera dell’Amore!
    Il vangelo della resurrezione propone a ciascuno di diventare “germogli” di risurrezione, “germogli” di un’altra umanità, nella quale il segreto della gioia è mettersi al servizio gli uni degli altri, senza avarizie, umili, disponibili, rispettosi, …

    E questa non è debolezza, ma è forza, la forza dell’Amore Crocifisso Risorto.

    Buona Pasqua!

    Possa Tu essere
    “germoglio d’Amore”
    “primavera di umanità”

    don Giuliano



Avvisi settimanali

Il Notiziario settimanale della Parrocchia, e viene messo a disposizione nelle chiese.


Passaparola News

Il Notiziario mensile della Parrocchia, e viene messo a disposizione nelle chiese.
Vi sono riportati gli avvisi sulle attività, gli eventi e altre notizie riguardanti argomenti diversi.


Calendario pastorale

Ultima revisione il 3 gennaio 2024

Riporta tutte le attività proposte in Parrocchia.
Viene aggiornato durante l'anno.


Brevi cenni di storia delle nostre chiese

Parrocchiale Santo Stefano

Della Chiesa Parrocchiale, che nelle sue forme attuali è della fine dell'800, ci sono notizie fino dalla metà del 500; doveva trattarsi di un edificio di piccole dimensioni, con una torre campanaria sulla destra e sullo stesso lato il cimitero.
Questo primo edificio aveva avuto nel tempo ristrutturazioni e ampliamenti; nel 1842 era stato costruito l'attuale campanile e nel 1860 il Consiglio Comunale aveva deliberato l'acquisto di un concerto di cinque nuove campane.
La Chiesa, dedicata a S. Stefano nel 1899, è decorata sulla volta della navata centrale da quattro affreschi, realizzati nel 1955 dal pittore monzese Vilasco Fiorentino.
Il ciclo di affreschi più importante e di maggior interesse culturale risale invece all'ultimo decennio del 1800 ed è opera di Luigi Tagliaferri.
Sono presenti opere pittoriche degli inizi del XVII secolo.

Per saperne di più:

⇒ Breve storia della chiesa

  Da "Vedano al Lambro - paese della Brianza" di Giuseppe Pozzi, edito a cura dell'Amministrazione Comunale di Vedano al Lambro (1984)

⇒ Una piccola galleria d'arte

  Da "Una chiesa per guardare oltre" edito a cura della Parrocchia in occasione del centenario della dedicazione della chiesa (1999)


Santuario della Madonna della Misericordia

Sull'origine del Santuario non si hanno notizie certe. La tradizione racconta che la popolazione fuggita dalle case durante una pestilenza si accampasse in mezzo ai boschi e qui chiedesse l'intercessione della Madonna, la quale comparve sopra un albero, su quel luogo fu eretto un tabernacolo.
La prima notizia storica dell'esistenza di una Cappelletta risale ad una vista pastorale del 1576 e viene confermata anche dalla vista di S. Carlo il 5 Luglio 1579.
Al suo interno sono appesi dei quadri sulle Opere di Misericordia e l'affresco sull'abside ricorda l'apparizione della Madonna alla popolazione.

Per saperne di più:

⇒ Breve storia del santuario

  Da Vedano al Lambro - paese della Brianza di Giuseppe Pozzi, edito a cura dell'Amministrazione Comunale di Vedano al Lambro (1984)

Parrocchia Santo Stefano
via della Parrocchia, 1
Vedano al Lambro - 20854 (MB) - Italia
C. F.: 94518390151
Telefono: 039492744 (con segreteria telefonica)
E-Mail: segreteria@santostefanovedano.org
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